L’Italia puo’ giocare un ruolo da protagonista nel comparto della manutenzione e della riabilitazione stradale in Qatar, fornendo le migliori tecnologie e le soluzioni di ricerca che possano soddisfare gli obiettivi dell’emirato del Golfo che nel 2022 ospitera’ la Coppa del mondo Fifa. E’ quanto emerso dal seminario su “Tecnologie di manutenzione e riabilitazione stradale” organizzato lo scorso 26 maggio dalla Autorita’ per i lavori pubblici del Qatar (Ashghal), volto a introdurre una tecnologia italiana innovativa, di alta qualita’ e a basso costo prodotta da Iterchimica. Al seminario hanno partecipato l’ambasciatore d’Italia a Doha, Pasquale Salzano, e l’amministratore delegato di Iterchimica, Federica Giannattasio.
L’evento ha esposto le grandi capacita’ tecnologiche delle aziende italiane nella manutenzione stradale aprendo un nuovo importante capitolo di cooperazione tra i due paesi anche alla luce degli importanti progetti infrastrutturali realizzati da aziende italiane progetti tra cui l’iconico stadio Al Bayt di Al Khor e la nuova linea della metropolitana di Doha. Durante il seminario, l’ ambasciatore d’Italia a Doha, Pasquale Salzano, ha sottolineato che l’Italia e’ desiderosa di lavorare a stretto contatto con il Qatar per fornire le migliori tecnologie e soluzioni di ricerca che possano soddisfare gli ambiziosi obiettivi del paese. Il diplomatico ha evidenziato la stretta collaborazione tra il Qatar e l’Italia nel campo delle infrastrutture, sottolineando che il lavoro su strada e’ rimasto un terreno chiave per ulteriori partnership commerciali. “Le aziende italiane hanno sviluppato una solida esperienza nella costruzione e manutenzione di strade basate su tecnologie affidabili e innovative che sono coerenti in termini di qualita’ negli anni e sostenibili dal punto di vista ambientale, in linea con i principi del Qatar National Vision 2030”, ha dichiarato Salzano.
Citando la sua notevole esperienza nel riciclaggio di materiali da costruzione, Salzano ha osservato che l’Italia e’ rinomata a livello mondiale per l’utilizzo del 18,5 per cento di materiali secondari o riciclati rispetto alle materie prime totali nei processi industriali. “Tra i paesi europei, l’Italia ha la piu’ alta percentuale di riciclaggio di tutti i rifiuti. In termini di costi ambientali, questa sostituzione di materiali genera un risparmio di 58 milioni di tonnellate di CO2”, ha dichiarato l’ ambasciatore. Secondo Salzano, Iterchimica e’ un leader nella produzione di asfalti a basse temperature e un pioniere nello sviluppo di una tecnologia innovativa unica per efficienza e sostenibilita’. Riduce al minimo l’impatto ambientale della manutenzione stradale e riduce il consumo di energia e materie prime.
Infatti, come osservato dall’ ambasciatore, le tecnologie di Iterchimica utilizzano materiali che possono essere riutilizzati quasi all’infinito senza inviarli alle discariche o prelevandone di nuovi dalle cave. Inoltre la produzione a bassa temperatura di asfalti e’ anche una soluzione efficiente, che diminuisce l’energia utilizzata e i fumi rilasciati nell’atmosfera. I materiali riciclati come la polvere strofinata generano maggiori benefici in termini di riduzione del rumore. Tali tecnologie hanno un impatto ambientale estremamente basso e sono particolarmente adatte alla stagione calda che in Qatar vede temperature abbondantemente sopra i 40 gradi Celsius.
Italia e Qatar vantano una stretta cooperazione strategica in vari settori dell’Economia, dalle infrastrutture, all’energia e all’agroalimentare. I rapporti tra i due sono stati particolarmente intensi in questi anni con visite reciproche delle leadership dei due paesi. Lo scorso 2 aprile il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si e’ recato in visita nel paese, seguendo di pochi giorni il viaggio del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, avvenuta dal 25 e 26 marzo 2019, e a cinque mesi dal viaggio in Italia dell’emiro Tamim bin Hamad al Thani, del novembre 2018. A ottobre 2018, invece, era stato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a recarsi in visita in Qatar.
Energia, difesa e infrastrutture restano i tre settori di maggiore peso nelle relazioni bilaterali. In campo energetico l’azienda italiana Eni e Qatar Petroleum hanno firmato lo scorso 11 marzo un accordo per consentire a Qatar Petroleum di acquisire una partecipazione del 25,5 per cento nel blocco A5-A, nell’offshore Mozambico. Nell’ambito della difesa prosegue invece la collaborazione con Fincantieri che il 27 febbraio scorso ha iniziato ufficialmente la costruzione della prima delle due navi da pattugliamento offshore (Opv) della marina del Qatar nel suo cantiere di Muggiano. Le due Opv saranno costruiti come parte del contratto da 4 miliardi di euro, che vedra’ Fincantieri consegnare un totale di sette navi di superficie al ministero della Difesa del Qatar.
In base a dati Istat elaborati dal ministero dello Sviluppo economico, il volume d’interscambio commerciale nel 2018 e’ stato pari a 2,642 miliardi di euro, in aumento del 23,2 per cento rispetto al dato del 2017 (2,145 miliardi di euro). Nello specifico il volume delle esportazioni italiane nel 2018 si e’ attestato a 1,093 miliardi di euro. I principali prodotti esportati sono merci legati al settore energetico e delle infrastrutture (tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio) per un totale di 109 milioni di euro pari al 9,9 per cento dell’export. Altre merci esportate sono i mobili, con valore pari a 81 milioni di euro (7,4 per cento), seguiti da orologi, strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione con volume pari a 71 milioni di euro (6,5 per cento).
Per quanto riguarda le importazioni italiane dal Qatar nel 2018 hanno raggiunto quota 1,549 miliardi. Il gas naturale copre circa l’86,3 per cento dell’import per un valore pari a 1,337 miliardi di euro. Altre merci importate dall’Italia sono: prodotti chimici di base, materie plastiche e gomma sintetica (102 milioni di euro); prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (88 milioni di euro). Per quanto riguarda gli investimenti diretti netti italiani in Qatar nel 2017 erano pari a 1,242 miliardi di euro a fronte di Ide netti di Doha nell’economia italiana pari a 499 milioni di euro.