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Qatar-Italia, l’interscambio in aumento del 9% – Il Messaggero

Potrebbe bastare una cifra per fotografare il feeling crescente tra Qatar e Italia. Nell’ultimo anno l’interscambio tra i due Paesi è aumentato del 9% a quota 2,3 miliardi. Un record. Con gli emiri che hanno deciso di recente di sponsorizzare la maglia della Roma, premiando così la Capitale, e di puntare forte su Air Italy, rilevando la vecchia Meridiana. E poi ci sono le commesse miliardarie con Fincantieri e il recente acquisto di 28 elicotteri di Leonardo.

Di pari passo sono stati consolidati i rapporti culturali e politici. «È un’amicizia forte quella che ci lega, un rispetto per le radici culturali, per la storia e l’identità di ciascuno. Abbiamo molto apprezzato le parole del presidente Trump che, dopo l’incontro con l’Emiro a Washington, ha dato atto al Qatar di essere finalmente in prima linea anche nella lotta al terrorismo», dice al Messaggero Pasquale Salzano, ambasciatore italiano a Doha, artefice del momento magico tra i due Paesi.

Si deve anche al suo lavoro se Air Italy, cha fa capo a Qatar Airways, decollerà in Italia con un programma che punta a costruire una compagnia aerea a 5 stelle. «Ieri è stato consegnato il primo Boeing – dice Salzano – ma in 3 anni i nuovi aerei diventeranno 70, dai 12 attuali, con un vettore che punta su qualità ed efficienza e che vuole coinvolgere i lavoratori destinando il 20% dei profitti proprio a loro». A fare da testimonial sarà proprio la Roma che ha sfoggiato la nuova maglia con il marchio della compagnia del Qatar che vuole portare l’Italia nel mondo. «Ma – dice sempre Salzano- l’Emiro è un grande tifoso della Lazio».

Classe 73, l’ambasciatore napoletano parla di prospettive di sviluppo ottime. Non c’è infatti solo la griffe Valentino, la Costa Smeralda, l’investimento di Porta Nuova a Milano e il turismo (il Qatar ha costruito un maxi ospedale a Olbia), ma un “idem sentire” che va oltre i rapporti commerciali.

Un’attenzione testimoniata anche dal viaggio del premier Gentiloni a Doha e dai tanti progetti realizzati. Come quello del maxicentro «food facility », unico al mondo, in grado di conservare derrate alimentari fino a due anni realizzato a Doha con tecnologie agrotech made in Italy. «Una infrastruttura strategica che hanno affidato alle nostre aziende», spiega Salzano. E il futuro? «Le sinergie si amplieranno in uno scambio sempre più virtuoso anche politico. L’apertura dell’ufficio ILO a Doha ci rassicura anche sul percorso di riforme che il Qatar sta perseguendo con una nuova legislazione in tema di rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, in linea con i migliori standard internazionali».

 

Tratto da Il Messaggero