La cooperazione scientifica e accademica tra Italia e Qatar è di lunga data, consolidatasi negli anni anche attraverso due Memorandum of Understanding del 2006 e del 2012 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Qatar Foundation, volti a potenziare i legami interuniversitari e tra enti di ricerca dei due Paesi. Anche grazie a tali accordi, sono stati avviati alcuni progetti di collaborazione fra la Qatar Foundation ed il Parco Scientifico e Tecnologico del Qatar (QSTP) da un lato, ed alcune istituzioni universitarie, centri di ricerca e parchi scientifici e tecnologici italiani dall’altro, focalizzati soprattutto nel settore medico e biomedico. Aree di mutuo interesse per entrambe le parti sono quelle negli ambiti energia ed ambiente; aeronautica; salute e biotecnologie; telecomunicazioni; media e media digitali.
L’accordo bilaterale stipulato a Roma nel 2012 in materia di istruzione, università e ricerca è stato ratificato dal parlamento italiano nel 2020, ha dato inizio a più ampi scambi e visite di esperti, delegazioni di studenti, gruppi scolastici e sportivi. Inoltre, l’accordo prevede la promozione dello studio della lingua dell’altra Parte, l’impegno a favorire la cooperazione accademica e gli accordi tra le facoltà, l’organizzazione di incontri periodici di rappresentanti dei due Stati per realizzare obiettivi comuni e stimolare la ricerca congiunta in ambito scientifico e tecnologico.
In Qatar operano varie strutture per la ricerca scientifica e medica, tra le quali le principali sono Sidra Medicine e Hamad Medical Corporation in ambito biomedico e Hamad bin Khalifa University, parte dell’ecosistema di Qatar Foundation, in una pluralità di settori, da quello della medicina di precisione a quello delle scienze informatiche. Tali strutture ospitano vari ricercatori italiani, la cui expertise è particolarmente apprezzata.
La ricerca scientifica congiunta tra Italia e Qatar si svolge soprattutto nel contesto di istituti locali di eccellenza, come Sidra Medicine e QERII, dove operano diversi ricercatori italiani, e si è svolta anche nel quadro della ricerca sul Covid-19. In tale ambito, degno di nota è stato il progetto sviluppato dal Qatar Genome Programme (parte di Qatar Foundation) nell’aprile 2020, in cooperazione con gli atenei di Roma Tor Vergata e Trieste, finalizzato a studiare i fattori genetici che potevano influire sul diverso impatto che il Covid-19 aveva sui soggetti infetti. Un progetto di ricerca bilaterale in tale ambito è stato inoltre condotto, nello stesso periodo, da Hamad Medical Corporation e Mater Olbia.
Nell’ambito della cooperazione ambientale, l’Italia ha preso parte all’evento Expo Doha 2023, il primo Expo dell’orticoltura in Medio Oriente, che si è tenuta nella capitale qatarina dal 2 ottobre 2023 al 28 marzo 2024. La partecipazione italiana alla manifestazione è stata di notevole rilevanza in quanto ha dimostrato la forte collaborazione tra i due Paesi nell’ambito della sostenibilità, della sicurezza alimentare e della lotta alla desertificazione, mediante la costruzione di padiglione ad alto contenuto tecnologico.
Da ultimo, a inizio settembre 2024, è termina con successo l’esperienza di 20 studenti di medicina, fisioterapia e biotecnologie della Qatar University presso l’Ospedale ‘Mater Olbia’, un centro sanitario d’eccellenza in Sardegna, risultato della fruttuosa collaborazione iniziata nel 2018 con Qatar Foundation Endowment e il Policlinico Universitario Agostino Gemelli.