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Inaugurazione della mostra “Magnificent Cultures” dell’artista italiano Luigi Ballarin

L’Ambasciata d’Italia a Doha e il Katara Cultural Village hanno organizzato, in cooperazione con la Galleria d’arte Medina di Roma, l’esposizione “Magnificent Cultures” dell’artista Luigi Ballarin, con curatela di Beste Gürsu International Art Consultancy. La mostra sarà inaugurata sabato 18 Gennaio, alle ore 19:00, presso il Katara (Building 18, Galleria 2), alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Qatar, Alessandro Prunas, e rimarrà aperta al pubblico fino al 29 Gennaio.

“Sono particolarmente grato – afferma l’Ambasciatore Prunas – per il caloroso benvenuto ricevuto al mio arrivo a Doha dalle Autorità del Qatar e dagli interlocutori incontrati sinora. E’ un onore per me rappresentare l’Italia in un Paese così dinamico e contribuire concretamente al rafforzamento della cooperazione bilaterale in tutti i settori, incluso l’ambito culturale. Le relazioni culturali continueranno senz’altro a costituire una priorità del partenariato tra Italia e Qatar. In questo quadro di collaborazione intensa e produttiva, sono lieto di aprire il programma di attività culturali dell’Ambasciata d’Italia nel 2020 con la mostra di Luigi Ballarin, un pittore italiano originario di Venezia che ha largamente viaggiato in Medio Oriente, una fonte di grande ispirazione per la sua produzione artistica. Ballarin ricorda la figura degli esploratori e artisti itineranti italiani del passato, i quali erano soliti partire per lunghi viaggi verso terre lontane, alla scoperta di grandi civiltà, dei loro valori, usi e costumi”.

Nato a Venezia nel 1959 ed ora residente ad Istanbul, Luigi Ballarin si è avvicinato per la prima volta alla regione mediorientale nel 1996, quando decise di stabilirsi in Arabia Saudita con continui spostamenti in Kuwait ed Emirati Arabi Uniti. Questo viaggio influenzò in modo decisivo la sua vita e contribuì a plasmare la sua creatività artistica. “Dopo aver visitato i paesi della penisola arabica – dice Luigi Ballarin – volevo rivoluzionare la mia vita e vivere lì. Un mondo misterioso, che va oltre ciò che appare, come se le luci del cielo mi portassero oltre il blu”.

“La conoscenza acquisita nel tentativo di costruire ponti tra Oriente ed Occidente – afferma Beste Gürsu, curatrice della mostra – emerge con forza nella rappresentazione della natura, elemento dominante nella sua vita e nella sua arte, così come lo sono il senso di giustizia sociale e il dialogo tra culture”.

La collezione esposta rivela la visione del mondo islamico dell’artista, che raffigura nelle sue tele simboli culturali, elementi architettonici, paesaggi e personaggi affascianti e misteriosi, resi tali anche grazie all’uso di un linguaggio astratto, arricchito da colori luminosi e vibranti. Come hanno scritto di Ballarin alcuni critici italiani, la sua arte va ben oltre il concetto di Orientalismo contemporaneo e rifiuta ogni folklore esotico ed eccessivo. Il pittore possiede un codice artistico molto personale – accurato ed evocativo al tempo stesso – ed ha il grande merito di riuscire a catturare l’attenzione e stimolare le emozioni dei visitatori. Rappresentando i contorni sfumati di cupole e moschee all’orizzonte, i vasti deserti e le figure di cavalli abbinati alle decorazioni tipiche delle piastrelle di ceramica di gusto orientale, Luigi Ballarin vuole condividere con il pubblico la sua straordinaria esperienza di vita, contribuendo a rafforzare i legami tra Oriente ed Occidente.

“Sono particolarmente lieto – conclude l’Ambasciatore Prunas – di dare il benvenuto all’inaugurazione di “Magnificent Cultures” a tutti coloro che vorranno visitare la mostra, in grado di trascinare il pubblico in un viaggio intenso verso terre affascinanti, viste dalla prospettiva di un pittore e viaggiatore italiano. Sostenendo la cultura e le arti, Italia e Qatar hanno intrapreso un proficuo percorso di collaborazione al fine di incoraggiare il dialogo, accrescere i contatti tra artisti e promuovere gli scambi. Sono fiducioso che i nostri Paesi sapranno avviare nuove interessanti forme di cooperazione in ambito culturale”.